Il Dente del Giudizio.
Ritengo questo argomento tra i più delicati e soprattutto temuti di tutta l’odontoiatria. Puntualizzo che il succitato termine è assolutamente improprio in quanto si tratta di un dente molare morfologicamente molto simile agli altri già presenti nel cavo orale; infatti è l’ultimo dente permanente che erompe in arcata e ciò di solito avviene, tra i 18 ed i 20 anni di età anagrafica. Da questa caratteristica cronologica deriva la speciale denominazione che gli è stata attribuita. Normalmente tale nome viene associato a dolori inenarrabili che affligono da sempre l’umanità, ed il motivo di tale pessima fama è riconducibile ad una manifesta difficoltà nel trovare un spazio sufficiente ad un suo corretto posizionamento nelle arcate dentarie. Ciò può essere dovuto al fatto che con l’evoluzione della specie umana si è potuta verificare una tendenza ad un aumento di dimensione della porzione del cranio, occupata dal cervello, a scapito della porzione inferiore, ma potrebbe anche essere dovuto ad uno sviluppo meno buono delle ossa mascellari o dello stesso elemento dentario in oggetto. Fatto sta che tranne pochi fortunati, la cui bocca risulti così “capiente” da ospitare anche questi denti, e quei pochissimi ancor più fortunati, in quanto esentati dalla natura a svilupparli ( agenesia dentale ), la maggior parte delle persone deve convivere con denti che fuoriescono solo parzialmente dalla gengiva o che non riescono proprio ad erompere. In ragione di tali difficoltà si spiegano i dolori provocati o dall’infezione della zona in cui si intravede solo parzialmente il dente, o dalla compressione dei tessuti di sostegno del dente stesso, o dalla distruzione della radice del penultimo dente per causa della compressione esercitata, o da carie favorite da oggettive difficoltà nell’eseguire corrette manovre di igiene orale in spazi spesso inesistenti. L’indicazione terapeutica in questi casi consiste nell’avulsione del III molare ( termine tecnico per indicare il dente del giudizio ) da eseguirsi solo dopo scrupolosi studi sugli esami radiografici richiesti per scongiurare rischi più o meno gravi alla salute del paziente. Infine esiste un’altra indicazione per l’avulsione di questo dente e si verifica durante o al termine di una terapia ortognatodontica per scongiurare indesiderati accavallamenti dei denti in età più adulta.